Sul referendum costituzionale

Premessa fondamentale. Al referendum Costituzionale riguardante la riduzione del numero di parlamentari voterò NO.

Non userò la scusa del referendum populista o della fine della democrazia. Ritengo semplicemente che alcuni territori periferici (come la Sardegna) i quali oggi hanno una bassa rappresentanza politica, si ritroverebbero con una rappresentanza ancor più ridotta, in una stagione dove dai piccoli territori è necessario far sentire la propria voce.
È per questo motivo che non approvo la riforma.


Ritengo inoltre che la lotta agli sprechi della politica sia sacrosanta ma va gestita in altro modo (una ragionevole riduzione dello stipendio e la revisione di privilegi ad esempio).

Detto questo non sto apprezzando come una parte dei sostenitori del NO sta gestendo la campagna elettorale. Si sta parlato di catastrofi, fine della democrazia, applicazione del programma politico della P2 e populismo dilagante qualora passasse il taglio dei parlamentari. A sentirli parlare mi viene voglia di votare SI.
Non mi è piaciuto come si è cercato di affossare il referendum con dei ricorsi ai tribunali.

Non mi stanno piacendo gli insulti, così come non mi sta piacendo il modo con cui ci si è posti del "noi siamo e voi siete": stesse modalità utilizzate nel referendum del 2016 che poi è andato come è andato.


Appunto. Il 2016. Perchè molti tra gli attuali sostenitori del NO, nel 2016 erano i principali sostenitori della riforma Costituzionale Renzi - Boschi (poi fortunatamente bocciata).
Ho notato che sono stati utilizzati gli stessi argomenti, le stesse modalità aggressive (da bava alla bocca), gli stessi insulti, e le stesse accuse. Tutte strategie che poi hanno portato ad una sconfitta netta.

Nel 2016 partecipai attivamente alla campagna elettorale contro la riforma Renzi- Boschi. In quel periodo mi arrivarono tante accuse, insulti ed aggressioni verbali anche da persone che ritenevo amiche. Alcune di loro decisero di bloccarmi sia su Facebook e Whatsapp il giorno dopo l'esito del referendum, (della serie: ti amavo ma poi ho scoperto per chi fai il tifo).

Tornando ai giorni d'oggi, in tanti si sono arrampicati sulla sacralità ed intoccabilità della Costituzione. Quattro anni fa andava bene modificare ed ora è diventato antidemocratico?

Una categoria a parte meriterebbero quelli del "sono a favore ma voto contro": chi usa questa argomentazione parla di un deficit di alcune non precisate riforme organiche, mentre altri storici sostenitori del taglio dei parlamentari voteranno NO col solo fine di danneggiare il Governo Conte e il principale partito sostenitore della riforma: il Movimento 5 stelle.

Io voterò NO, ma anche se dovesse vincere il SI non credo che l'Italia finirà in una dittatura così come non credo che avrà vinto l'antipolitica. Anzi credo che la politica sarà chiamata ad una grande sfida: quella di fare una selezione più attenta della classe dirigente.

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