Sono stato nel nuovo Spazio Conad di Sassari

L'apertura di un nuovo supermercato desta sempre molta curiosità nelle persone. Quando poi si tratta della riapertura di uno storico ipermercato che nel frattempo ha cambiato gestione si può capire come la curiosità la fa da padrone.
A cambiare pelle è stato l'ipermercato Auchan di Sassari. Il gruppo francese Auchan ha deciso nel 2019 di cessare le proprie attività in Italia. A raccogliere l'eredità della storica catena di ipermercati è stato il gruppo Conad il quale ha deciso di rilanciare le ormai ex Auchan con un nuovo format di ipermercati.
Pochi giorni fa c'è stata la riapertura dell'ormai trentennale ipermercato di Sassari. Ho approfitato di un paio di ore libere per andare a curiosare e per scoprire come sarà il nuovo "Spazio Conad".

Da Città Mercato ad Auchan

Era il 1990 quando a Sassari aprì il primo centro commerciale in quella che era la zona industriale sassarese di "Predda Niedda" (quartiere nato come zona industriale/artigianale, ma che negli anni è diventata una vera e propria zona commerciale dove convivono decine di megastore e centri commerciali).
La Città Mercato di Sassari -insegna del Gruppo Rinascente- nacque trent'anni fa in un enorme capannone color rosa nella zona periferica.
In una città fino ad allora abituata ai minimarket ed ai supermercati di piccole dimensioni fu una rivoluzione vedere nello stesso locale un grosso ipermercato più una piccola galleria commerciale annessa. Si cambiarono radicalmente le abitudini consumistiche dei sardi. Le passeggiate in centro furono sostitutite dalle passeggiate al centro commerciale, i piccoli negozi furono snobbati in favore del grande ipermercato in periferia che sicuramente aveva più scelta a prezzi più contenuti.

Nella seconda metà degli anni 90 il primo grande ampliamento della struttura: di fianco all'ipermercato fu costruito un altro capannone con all'interno la galleria commerciale (di supporto all'iper) che al suo interno conteveva oltre al Brico Center e ad una filiale Upim (insegne al tempo nell'orbita del gruppo rinascente), anche un ristorante Burghy (negli anni a seguire divenuto Mcdonalds).

Verso la fine degli anni 90' le Città Mercato disseminate per il Paese furono acquisite dai francesi del gruppo Auchan. Anche gli ipermercati del gruppo Rinascente cambiano pelle, ma la sostanza del grande ipermercato dove puoi trovare di tutto per ogni fascia di prezzo rimane immutata (tanto che molte persone identificano quel luogo ancora oggi come "Città Mercato" anche chi per mere ragioni anagrafiche non ha mai conosciuto la storica insegna).

Nella seconda metà degli anni 2000 il secondo grande ampliamento. Le due gallerie commerciali vengono ampliate e raccordate in un grande unico centro commerciale ormai divenuto uno dei più grandi in Sardegna. Crescono il numero dei negozi nonchè la metratura dell'ipermercato, che poteva vantare un assortimento davvero esagerato (dalle gomme per l'automobile ai ravioli fatti in casa; dalle biciclette ai tappi di sughero).

Le pagine economiche degli ultimi anni hanno raccontato di un settore -quello degli ipermercati- in grande sofferenza (gruppo Auchan compreso). C'è chi dice sia stata colpa dell'ecommerce, chi di un mercato saturo. La verità è che il modello degli ipermercati che in Italia andava per la maggiore negli anni 90 e 2000 sembra non attirare più il pubblico (più attento al risparmio ed al chilometro zero). Fatto stà che Auchan ha deciso di cedere i suoi ipermercati al gruppo Conad (non nuova alle acquisizioni), il quale ha deciso di dare un taglio con il passato e rivoluzionare gli storici megastore.

Il nuovo Spazio Conad

Il gruppo Conad ha le idee chiare in merito agli ipermercati che ha ereditato dalla gestione Auchan: metratrure ridotte e una focalizzazione maggiore sugli alimentari e sui prodotti freschi.

Così dopo il cambio di format degli ipermercati di Olbia e Cagliari è stata anche la volta di Sassari. Dopo una chiusura di quattro settimane per consentire la ristrutturazione ed il riassortimento l'8 ottobre 2020 anche la clientela di Sassari ha potuto conoscere il nuovo "Spazio Conad".

Sono stato pochi giorni fa per vedere la trasformazione del "nuovo" ipermercato sorto nella periferia Sassarese. Devo dire che nella mia visita ho trovato sia dei lati positivi che dei lati negativi.

Tra i lati positivi posso sicuramente citare l'alta presenza di prodotti alimentari sardi ed un'attenzione maniacale ai freschi (frutta, verdura, macelleria, pescheria, gastronomia). Infatti contrariamente alla tradizione Auchan di essere accolti dalle offerte del momento (che fossero panettoni natalizi, uova di pasqua o materiale scolastico a seconda dei periodi), nel nuovo superstore Conad si entra direttamente nei reparti dedicati alle eccellenze del territorio (non proprio una novità ma va bene lo stesso).

Altra nota positiva sono sicuramente le casse automatiche le quali permettono una ragionevole riduzione dei tempi di attesa alle casse (utilissime quando si è di fretta).

Anche il corner Euronics dedicato agli elettrodomestici penso possa essere un valore aggiunto del nuovo Spazio Conad anche se l'assortimento non è dei più ampi.

Se questi sono i lati positivi, ho potuto notare altrettanti lati negativi. Molti reparti tipici dell'ipermercato (contenenti i classici articoli di bazar ma non solo) sono stati eliminati mentre altri sono stati fortemente ridotti.
La superficie della struttura ne ha risentito passando dai 7300 metri quadri della precedente gestione agli attuali 4500 metri quadri. Più che in un ipermercato dove trovi di tutto mi sembra di essere in un supermercato come tanti altri.

Immagino che Conad abbia fatto le proprie valutazioni ed analisi di mercato prima di posizionarsi nel mercato degli ipermercati (che continuano ad essere in crisi), tuttavia non posso nascondere una certa delusione nel notare l'assenza di numerose categorie merceologiche che di solito sono il valore aggiunto di un ipermercato.
Anche la ristrutturazione del locale è stata molto blanda. Tra la pavimentazione che cambia stile e colore ogni 10 metri, condotti di areazione in bella vista vecchi di 30 anni, cartelloni con le offerte conficcati nel solaio, arredi vecchi di 20 anni riciclati dalla vecchia gestione (casse, banchi frigo, carrelli, scaffalature) si aveva la sensazione di stare all'interno di un supemercato vecchio di 20 anni (roba che manco i discount).

Per quanto riguarda i prezzi siamo sempre nella filosofia Conad: prezzi non esagerati ma nemmeno stracciati (siamo in linea con la media dei prezzi del territorio).

I vertici Conad avevano annunciato i nuovi ipermercati ex Auchan come rivoluzionari. Per il momento ho visto ben poco di rivoluzionario e molto conservatorismo. Speriamo in futuro una volta passata la fase di assestamento possano correggere il tiro.

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