Continua il disprezzo di Cingolani verso l'ambiente e gli attivisti per l'ambiente


Il problema del riscaldamenento globale sommato al costante inquinamento è un dato di fatto. Ignorarlo oltre che deleterio è un atto criminale! I ragazzi del movimento friday for future hanno fatto capire al mondo intero che è necessaria non solo una riflessione sul tema ma una vera inversione di tendenza prima che sia troppo tardi.

Alla nascita del Governo Draghi, il Movimento 5 Stelle impone il veto di istituire nel nascente governo il superministero della transizione ecologica sul modello di quello francese. L'uomo giusto è un tale Roberto Cingolani. Un fisico con un discreto curriculum accademico ma senza specifiche competenze in materia di politiche ambientali.

Già dai primi mesi, l'amore di Cingolani per il nucleare si dimostrava prima attraverso delle ipotesi di costruire delle mini centrali nucleari disseminate sul territorio italiano. Negli ultimi giorni è tornato sul tema, non solo sostenendo la necessità di tornare al nucleare (il famoso nucleare di quarta generazione senza scorie ma finora solo teorico), ma con una strategia di comunicazione da pivello ha insultato tutto il movimento che da anni si batte per le cause ambientaliste definendololi intransigenti, radical chic e peggiori della catastrofe climatica.
Un vero e proprio atto di bullismo nei confronti di diverse generazioni di persone che da anni si stanno battendo (prima da soli ora sostenuti da qualche multinazionale con ben altri interessi ahimè) contro il cambiamento climatico, l'inquinamento, la deforestazione e lo spreco delle acque Tutto questo da parte di un ministro che doveva cambiare la politica energetica del paese ed invece va a rincorrere tecnologie superate!

Tralasciando il fatto che in Italia si è votato per ben due volte contro il nucleare (e dubito fortemente che ad un eventuale terzo referendum l'opinione cambi), pochi giorni fa l'Amministratore Delegato dell'Enel (ente che nel 2011 promosse più di altri il ritorno al nucleare) ha perculato il superministro sostenendo che non solo il nuovo nucleare non è così nuovo come sembra ma che è necessario un maggiore investimento nelle energie rinnovabili. ALLELUIA!

Ciò che occorre al Governo Draghi è un esperto di politiche ambientali che abbia il coraggio di prendere decisioni oggi impopolari che tra dieci anni saranno considerate lungimiranti!

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