-STORIE DI TELEVISIONE- Quelli che...il calcio. Storia di una trasmissione iconica uccisa dal calcio spezzatino

Era il 26 settembre del 1993 quando sui teleschermi di Rai 3 prese il via una trasmissione sperimentale che sarebbe dovuta durare pochi mesi e che invece è rimasta in onda ininterrottamente per quasi 30 anni. Stiamo parlando di "Quelli che il calcio". Trasmissione a metà strada tra l'informazione sportivo-calcistica e l'intrattenimento, che negli anni ha fatto numerosi ascolti, rivoluzionato il racconto del calcio in televisione, ha vinto premi e riconoscimenti e lanciato le carriere di numerosi personaggi comici.

L'era Fazio - Bartoletti

La trasmissione nasce originariamente come appendice televisiva del noto programma radiofonico "Tutto il calcio minuto per minuto". L'idea alla base era quella di seguire le telecronache calcistiche dai vari campi di serie A e serie B, (magari facendo conoscere ai telespettatori i volti dei più noti telecronisti del programma radiofonico di Radio Rai), abbinando allo stesso un intrattenimento leggero alternativo alla "Domenica In" di Rai 1 e alla "Buona Domenica" di Canale 5.

Ideatore di quella trasmissione fu il giornalista Marino Bartoletti il quale riuscì a convincere l'allora direttore di Rai 3 Angelo Guglielmi a scommettere sul progetto che sulla carta era davvero azzardato (si temeva la concorrenza della trasmissione radiofonica collegata) e soprattutto sulla conduzione. 
Era necessario affiancare alla figura di Bartoletti un personaggio proveniente dal mondo dell'intrattenimento. Nonostante le riluttanze della direzione di rete, Bartoletti individuò in Fabio Fazio (al tempo un imitatore ventinovenne con poca esperienza televisiva) la persona più adatta a ricoprire il ruolo di cerimoniere.

Il titolo della trasmissione era un chiaro richiamo alla famosa canzone di Enzo Jannacci "Quelli che" (utilizzata nei primi anni come sigla del programma).
La particolarità di Quelli che il calcio è stato il saper coniugare l'approfondimento calcistico con l'intrattenimento (attraverso degli intermezzi comici di Teo Teocoli ed Anna Marchesini). I radiocronisti di "Tutto il calcio minuto per minuto" apparvero per la prima volta in video e divennero delle star al pari dei loro colleghi televisivi. A questi si aggiungevano degli opinionisti "tifosi" i quali seguivano le gesta della loro squadra del cuore direttamente dallo stadio in collegamento oppure dallo studio, pensiamo al conduttore Luciano Rispoli, l’Olandese Volante, l'ex giornalista Paolo Brosio, ma anche personaggi comuni (tra i più noti si ricordano la suora laziale Suor Paola e il primario di pediatria del Gaslini di Genova Renato Panconi, tifosissimo della Sampdoria). Molti inoltre ricorderanno nella squadra degli opinionisti lo sfegatato tifoso juventino Idris, al quale faceva da contraltare l'interista Giuseppe Maria Buscemi il quale sosteneva in trasmissione di mangiare per tutta la settimana pane e Gazzetta dello Sport. 

Le prime edizioni vanno in onda in un clima surreale di allegria. Gli ascolti sono spettacolari. Quelli che il calcio si impone come valida alternativa alle corazzate domenicali "Buona Domenica" e "Domenica in", tanto da spingere i vertici Rai a promuovere il programma su Rai 2. Nessuno capisce il segreto del successo della trasmissione, ma numerosi personaggi televisivi smaniano all'idea di poter diventare inviati negli stadi per seguire le gesta della propria squadra del cuore e numerosi comici emergenti sognano di poter far parte del cast.
Il successo di Quelli che il calcio consacrò Fabio Fazio come uno dei più importanti cerimonieri televisivi italiani tanto da portarlo alla conduzione delle edizioni del 1999 e del 2000 del Festival di Sanremo (ancora oggi riconosciute come le migliori edizioni della manifestazione canora).

L'era Simona Ventura


Nel 2001 all'apice della carriera e della popolarità Fabio Fazio decide di lasciare la Rai per tentare l'avventura della nascente La7. 
Il direttore di Rai 2 Carlo Freccero decide di "rivoluzionare" l'ormai iconica trasmissione affidandola a Simona VenturaNonostante l'avvicendamento alla conduzione, che comporta il cambiamento del format in una versione più giovanile, la trasmissione continua ad ottenere degli eccellenti risultati di ascolto, anche grazie al lavoro svolto dai nuovi giornalisti sportivi, affiancati da ex calciatori, che analizzano i momenti cruciali delle partite e degli altri eventi sportivi del pomeriggio (tra gli altri susseguitisi nelle varie edizioni Massimo CaputiBruno PizzulIvan ZazzaroniMarco FiocchettiEnrico VarrialeLuigi MaifrediBruno GentiliGiampiero Galeazzi e l'ex marito della conduttrice Stefano Bettarini). Tra il 2001 e il 2005 il programma ha un quadriennio straordinario. Tra i comici, spiccano Tullio SolenghiGene Gnocchi, Dario Vergassola, Maurizio CrozzaMax GiustiLucia OconeDavid PratelliUbaldo Pantani e Brenda Lodigiani

Nonostante l'impoverimento della parte prettamente calcistica (anche il seguito al passaggio dei diritti del calcio in chiaro sulle reti Mediaset) risulta essere tra le più seguite del panorama televisivo italiano e diventa l'unico presidio per la satira in Rai negli anni dell'editto bulgaro. Così come successe con Fabio Fazio, Quelli che il calcio consacrò la carriera di Simona Ventura, portandola alla condizione del Festival di Sanremo del 2004 (edizione molto funesta).
Tuttavia il successo di Super Simo non si arretra tant'è che oltre all'impegno domenicale si aggiunge la conduzione in prima serata de "L'Isola dei famosi" (altro format di clamoroso successo) e il ruolo di giudice del talent show "X Factor". Erano frequenti gli spazi all'interno di "Quelli che il calcio" dedicati alle trasmissioni di prima serata alle quali prendeva parte Simona Ventura. 
Il successo è inarrestabile e le parodie satiriche presenti in trasmissione danno fastidio alla politica la quale chiede censure e provvedimenti.

La parentesi Victoria Cabello, Nicola Savino e la Gialappa's

Durante l'estate del 2011, come un fulmine a ciel sereno Simona Ventura annuncia che lascerà la Rai per approdare su Sky dove riprenderà il ruolo di giudice di "X Factor" (di cui Sky aveva appena acquistato i diritti di trasmissione) e di un programma sportivo.

La Rai corre ai ripari e decide di "riformare" la storica trasmissione affidandola a Victoria Cabello reduce dai successi su La7 ed MTV. Pur conservando quell'ironia e quella satira tagliente, si comincia a sentire il peso degli anni e la componente calcistica comincia ad essere sempre meno presente anche a seguito del fatto che la Serie B giocava di sabato mentre il campionato di Serie A era sempre più frammentato. Se la trasmissione convinceva la critica, gli ascolti già dopo la prima edizione condotta dalla Cabello cominciano a calare. Dopo soli due anni l'esperienza di Victoria Cabello in Rai si conclude e le redini della trasmissione passano a Nicola Savino e la Gialappa's Band.
Con il tandem Savino - Gialappa's in parte si ricostruisce il clima goliardico che vi era in "Mai dire gol" (anche grazie alle numerose parodie e i commenti taglienti del trio comico). Nonostante gli ascolti sulla media di rete si era lontani dalle vette toccate da Fazio e la Ventura, inoltre il concetto originario attorno alla trasmissione era notevolmente cambiato (la concorrenza delle pay tv era troppo forte e i gusti del pubblico erano differenti rispetto a quelli degli anni 90).

Gli ultimi anni: Luca & Paolo e la triste chiusura


Dopo l'ennesimo passaggio della Gialappa's band e di Nicola Savino in Mediaset, la Rai decise di affidare la storica trasmissione di Rai 2
 alla coppia comica Luca & Paolo i quali affiancati dalla giornalista Mia Ceran e le imitazioni di Ubaldo Pantani hanno cercato di tenere in vita una barca ormai alla deriva. 

La storia recente la conosciamo tutti: la televisione lineare è un medium sempre meno visto, il format non aveva più nulla in comune con quello originario; il calcio spezzatino e la possibilità di poter fruire in diretta degli eventi sportivi aveva già depotenziato la storica trasmissione radiofonica "Tutto il calcio minuto per minuto".

Nell'attuale stagione televisiva si era deciso di far traslocare la trasmissione in prima serata al lunedì (ed in seguito al giovedì) ma i risultati di ascolto sono stati deludenti a tal punto da portare la dirigenza di Rai 2 a porre la parola fine all'ormai storica trasmissione nata negli anni 90.
In una recente intervista, con un'onestà intellettuale disarmante Ubaldo Pantani precisa che "Quelli che... il calcio non ha chiuso il 2 dicembre, ma a maggio, al termine della passata stagione".
Il passaggio in prima serata è stato un tentativo maldestro di tenere in vita un qualcosa che era già morto da un pezzo. Purtroppo "Quelli che il calcio" sconta il peso del calcio sempre più frammentato, di un intrattenimento televisivo sempre più low budget e soprattutto dal fatto che i gusti del pubblico televisivo sono cambiati.
Pochi giorni fa si è concluso un ciclo cominciato quasi trent'anni fa. Pur non essendo un appassionato di calcio un po' dispiace nel veder chiudere una trasmissione simbolo degli anni 90 che per tanti anni è stato un importante presidio per la satira e la comicità in televisione.

Infine un pensiero su Luca & Paolo. Come dei bravi soldatini hanno tenuto in piedi la barca alla deriva di "Quelli che il calcio". Tuttavia, alla luce dei risultati di ascolto molto mediocri dei loro programmi in Rai (a partire dal pessimo reboot di Camera Cafè), al settimo piano di Viale Mazzini dovrebbero riflettere sul futuro televisivo del duo comico genovese in Rai.




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