L'insegnamento di Piero Angela

La morte di Piero Angela è stata uno shock per tutti, non solo per gli appassionati di scienza e documentari, ma soprattutto per quella generazione nata tra gli anni 80 e 90 e
cresciuta a pane e televisione. Nel medium oggi tanto bistrattato la nostra generazione ha potuto conoscere quelli che sono diventati i nostri miti e quando apprendiamo della loro morte ovviamente ci sentiamo scossi. E’ successo con Corrado, con Mike Bongiorno, con Fabrizio Frizzi, con Raffaella Carrà e tanti altri. Piero Angela è stato il volto della scienza in televisione. L’ha fatta conoscere, l’ha fatta apprezzare ai tanti e (grande merito) l’ha resa comprensibile a tutti.

Di lui ho sempre ammirato che (nonostante l’età avanzata) nelle sue trasmissioni dedicava ampio spazio all'innovazione, alla tecnologia e al futuro.

Ha lavorato fino all'ultimo, producendo una serie inedita di SuperQuark, un disco jazz (sua grande passione) e come ha raccontato suo figlio Alberto si è spento serenamente come una persona che nella sua vita ha realizzato tutto quello che poteva realizzare.
La sua scomparsa molto silenziosa e discreta ha fatto molto rumore perché il suo stile era unico. Uno stile d'altri tempi, che ha saputo mantenere fresco ed intatto nonostante i cambi di ere ed i cambiamenti tecnologici e comunicativi della televisione.

Nonostante quel che si dice a proposito della freddezza degli accademici e degli uomini di scienza, Angela era il contrario di tutto ciò. Rendeva argomenti spinosi molto comprensibili; si rapportava al suo pubblico con rispetto e amore. Lo stesso amore che ha dedicato nei confronti della comunità LGBT lo scorso ottobre quando ospite di Fabio Fazio dichiarò che le coppie omosessuali fanno lo stesso percorso di vita di quelle eterosessuali.

I suoi programmi sono sempre stati seguiti da un pubblico trasversale. I suoi programmi hanno sempre conosciuto degli alti indici di ascolto (anche in periodi di programmazione poco fruttuosi come quello estivo).


Il suo ultimo pensiero è stato per il pubblico che lo ha amato, al quale ha lasciato un monito (ancora più potente vista l'imminenza delle elezioni politiche):

"Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese".


Ci mancherà, come ci mancano tutti coloro che hanno fatto la televisione con grande garbo, con grande passione e rispetto.

Nessun commento:

Posta un commento